Giacomo Quarenghi nelle lettere dalla Russia del marchese Giuseppe Terzi
17 maggio
Sala Galmozzi
via Torquato Tasso 4, Bergamo
Perché un rampollo di una delle più nobili famiglie di Bergamo si trova nella desolazione dell’inverno russo, in quel 1812 che vide la disfatta di Napoleone e il crollo della sua ambizione imperiale? Ideali? Valori? Desiderio d’avventura? Noia? Del marchese Giuseppe Terzi ci sono pervenute molte notizie attraverso lettere di diversi personaggi, corrispondenze con la famiglia, documenti ufficiali. Prigionia, malattia, morte del fratello sono argomenti che rimbalzano da Bergamo a Pietroburgo, a Mosca. Per molti, soprattutto per la famiglia Terzi, riferimento principale è Giacomo Quarenghi, tornato in Russia poco prima dell’attacco napoleonico. Le testimonianze molteplici, però, parlano anche di diversi altri personaggi legati in vario modo al mondo commerciale bergamasco, ai grandi esportatori locali di seta, ai banchieri; tanti di questi sono collegati alle vicende dei Terzi e all’artefice bergamasco. Tra le carte di famiglia (gentilmente messe a disposizione dell’Ateneo di Scienze Lettere e Arti di Bergamo), che nel tempo hanno subito traversie e perdite, hanno singolare importanza le lettere scritte dal giovane marchese durante il suo soggiorno nella città di Pietroburgo, anche perché da esse emerge un suggestivo ritratto umano del famoso architetto.
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